Arresto in Brasile confermato per Cesare Battisti l’ex terrorista, membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac) : lo ha deciso il giudice federale, Odilon de Oliveira, durante l’udienza di custodia svoltasi in videoconferenza nella sede della polizia federale di Corumba’.
Il magistrato ha ritenuto che ci fossero i presupposti per la custodia cautelare in carcere.
Secondo il giudice del Mato Grosso do Sul – stato del Brasile centro-occidentale dove Battisti è stato fermato mercoledì 4 ottobre 2017 dalla polizia stradale – l’ex terrorista “di fatto” stava cercando di varcare il confine del Brasile in direzione della Bolivia.
Per de Oliveira, dunque, la misura preventiva nei confronti dell’italiano è necessaria proprio per scongiurare il “pericolo di fuga”.
Condannato all’ergastolo in via definitiva per quattro omicidi commessi durante gli anni di piombo, Battisti nel 2010 ha ottenuto lo status di rifugiato politico in Brasile dall’ex presidente della Repubblica, Luiz Inacio Lula da Silva.
Il 25 settembre scorso l’Italia aveva chiesto al Brasile di rivedere la decisione con la quale l’allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva, nel 2010 negò l’estradizione di Cesare Battisti, accordandogli lo status di rifugiato.
Cesare Battisti ha dichiarato alla polizia federale di “non temere di essere estradato in Italia”, perché si sente “protetto” da un decreto dell’ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, che gli ha concesso un “visto permanente” nel paese sudamericano. Lo riferisce il sito del quotidiano ‘Estadao’.
Tra gli oggetti trovati sull’auto in cui viaggiava Battisti e confiscati dalla polizia c’è anche un involucro contenente una ‘sostanza in polvere di colore biancastro’: lo rendono noto i media.
Gli inquirenti non escludono che possa trattarsi di cocaina e, su ordine del commissario Iuri de Oliveira, hanno sottoposto la confezione all’esame dei periti criminali. Agli agenti che l’hanno fermato l’ex terrorista ha negato di essere il proprietario dell’oggetto “non classificato”.
“L’Italia è fortemente determinata a far sì che Battisti sconti la pena, e la sconti nel nostro paese. E’ questo un modo per restituire, almeno in parte, quanto è stato tolto al nostro paese e ai familiari delle vittime”. Lo ha detto il ministro della giustizia Andrea Orlando oggi a Milano.
L’estradizione “è possibile” secondo il ministro. Orlando ha spiegato che “sono stati fatti tutti i passaggi necessari” presso le autorità politiche e giurisdizionali, ma dopo l’ultimo arresto dell’ex militante dei Pac ne verranno fatti altri.
Il ministro ha ricordato come la richiesta di estradizione sia “ferma da tempo” presso le autorità brasiliane.
“Oggi con ambasciatore Bernardini per riportare Battisti in Italia e assicurarlo alla giustizia. Continuiamo lavoro avviato con autorità brasiliane “. E’ quanto sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, in un tweet postato dalla Farnesina sul suo sito.
Il Segretario del PD Matteo Renzi ha così twittato: “Battisti stava fuggendo in Bolivia. L’hanno preso. Adesso le autorità brasiliane lo restituiscano all’Italia, subito”.
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Questi alcuni articoli dei principali quotidiani italiani pubblicati dal giorno 5 al 15 ottobre 2017 con la notizia dell’arresto e successivi sviluppi.
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