VIDEO – Presentato a Firenze il libro “Anni Bui” di Salvatore Lordi sulle Famiglie Vittime del Terrorismo

Dedicato alle vittime, quelle cadute in servizio per mano del terrorismo da nord a sud, nel periodo più cruento in Italia, dal 1956 al 1980, e alle vite spezzate delle rispettive Famiglie, è il libro “Anni bui” scritto dal giornalista Salvatore Lordi.

Il volume, edito da Bibliotheka Edizioni, racconta in 536 pagine una lunga storia di dolore, segnata dalla ferocia di gruppi o movimenti rimasti nella memoria degli italiani. Non solo le BR, i NAR o Prima linea ma anche ad esempio l’irredentismo sudtirolese che solo negli anni sessanta mise a ferro e a fuoco l’Alto Adige lasciando sul terreno decine di uomini in divisa al confine con l’Austria.

C’è chi tratteggia la scena del suo matrimonio, chi ricorda una passeggiata al parco e chi, come i figli, i regali ricevuti al compleanno o uno scappellotto per non aver studiato.

“Sono entrato in punta di piedi e con rispetto nelle loro case dove, spesso, il mio sguardo veniva rapito dalle foto del loro caro poggiata su un comò e piano piano, al cospetto di quelle immagini, ho raccolto storie emozionanti di vedove e figli, cercando di far emergere vite straordinarie che, in molti casi, erano state deliberatamente cancellate dai ricordi”.

Il lungo lavoro raccoglie anche testimonianze dei vertici delle Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza), ed è introdotto da una prefazione del magistrato Guido Salvini: “La ricerca di Salvatore Lordi – scrive Salvini – riempie una pagina vuota della nostra memoria, porta alla luce storie che sinora erano rimaste solo ricordi personali e familiari, a rischio di diradarsi e scomparire. Ma grazie a questo libro, che andrebbe letto anche nelle scuole, non sarà così”.

Il libro è stato presentato il 6 giugno 2022 a Firenze, alla presenza del Prefetto e del Questore, durante un incontro organizzato dalla sezione di Firenze dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, presso la Caserma “Fausto Dionisi”, agente caduto in servizio durante un agguato da parte dei Terroristi di Prima Linea al carcere delle Murate il 20 gennaio 1978.