AGENZIA NAZIONALE DISTAMPA 28/2/2004: FAMILIARI DELLE VITTIME, RESTITUIREMO LE MEDAGLIE
FAMILIARI DELLE VITTIME: RESTITUIREMO LE MEDAGLIE – Questa la sintesi dell’odierno Comunicato della Associazione Familiari delle vittime del terrorismo: “Abbiamo letto il resoconto parlamentare relativo alla seduta del 25 febbraio 2003 in cui si è discusso della proposta di legge 2725 unificata con la proposta 3105, nel testo adottato dal relatore Mongiello come testo base. Dire che siamo esterrefatti è dir poco! Sono ormai quasi due anni che altalenanti pareri, altalenanti situazioni politiche, promesse non mantenute e neppure troppo nascosti giochi di potere e di interessi diversi fanno sì che noi, familiari delle 132 vittime del terrorismo tra le Forze dell’Ordine e i Magistrati, si sia legati ad una speranza: che il citato Progetto di legge diventi realtà”.
“A questo punto abbiamo capito che non abbiamo proprio nessuno in cui credere: la sinistra ci usa per attaccare la maggioranza di Governo e tacciarla di incapacità di fare; il Governo dice che vuole fare e non fa e ci usa per mercanteggiare chissà che cosa, chissà con chi e perché! ………….Le medaglie d’ oro che ci sono state date per noi per più di 25 anni hanno avuto un enorme significato: rappresentavano l’attenzione dello Stato, quello Stato e quelle Istituzioni per cui i nostri cari sono arrivati al sacrificio estremo”.
“Quelle medaglie per i figli, le mogli, i genitori, i fratelli e le sorelle erano la presenza della persone care, erano la certezza che il sacrificio estremo era valso a mantenere il nostro Stato libero e in legalità”.
“Le restituiremo perché ormai abbiamo capito che sono prive di quei significati. I valori morali dei nostri cari, le loro certezze istituzionali sono però l’ unico vero “risarcimento” che ci è stato dato di avere in tutti questi anni”.
“Invece molti tra gli uomini politici, uomini di cultura e dell’ arte, uomini delle associazioni umanitarie, uomini dei mass-media si sono preoccupati di andare a vedere come stavano i poveri terroristi per aiutarli e soccorrerli. Mai nessuno di loro si è sognato di andare a vedere come stavano crescendo quei bimbi nati senza un padre e che muovevano i primi passi nella vita senza una mano alla quale stringersi e dalla quale chiedere e ricevere affetto. Sono adulti adesso, non hanno ricevuto né borse di studio né aiuti, ma sono cresciuti con le stesse certezze e gli stessi valori morali dei loro padri. E si sentono spesso umiliati”.
“Questo il risarcimento che lo Stato ci ha offerto in questi anni. Abbiamo affrontato processi, con Avvocati pagati da noi (per noi non c’ era la possibilità del gratuito patrocinio) dai quali non abbiamo avuto né verità certe né certezza della pena e della giustizia, quella giustizia e quella legalità per il cui mantenimento i nostri cari, spesso coscientemente, si sono fatti uccidere. ……………Che continuino pure a provvedere ai bisogni di tutti gli altri che bussano alle casse dello Stato, ma ci lascino la nostra dignità e non ci umilino più……..”
Il Presidente, Dott.ssa Mariella Magi Dionisi