AGENZIA DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA 14/4/2004: Il Ministro incontra i familiari delle vittime del Terrorismo

ministero giustizia

Il Ministro Castelli incontra i familiari di vittime del Terrorismo

Il Ministro della giustizia Roberto Castelli ha ricevuto oggi i rappresentanti dell’associazione “Memoria”, di cui fanno parte i familiari di caduti per fatti di terrorismo, delle forze dell’ordine e dei magistrati.

Nel corso dell’incontro, svoltosi presso il Ministero della Giustizia, il Ministro Castelli ha assicurato alla presidente Mariella Magi Dionisi e agli altri rappresentanti dell’associazione il proprio impegno per l’approvazione della legge sui risarcimenti alle vittime del terrorismo. “Si tratta – ha affermato il Ministro Castelli – di una battaglia giusta, in cui credo profondamente e che mi ha visto impegnato in prima persona anche in Europa, dove anche grazie alla spinta dell’Italia è stata varata una direttiva che impegna i Paesi dell’Unione a prevedere nei propri ordinamenti forme di risarcimento per i parenti delle vittime del terrorismo e degli atti di violenza”.

In un momento in cui l’attenzione dei media è concentrata sul caso Sofri – ha aggiunto il Ministro – mi è sembrato giusto ricevere i parenti delle vittime del terrorismo, perché nel frastuono mediatico di questi giorni è importante che non ci si dimentichi di loro”.

L’associazione Memoria, nell’incontrare il Ministro Castelli, ha ribadito la più assoluta fiducia nelle istituzioni e negli uomini che le rappresentano. Parlando dell’istituto della Grazia, i rappresentanti dell’associazione hanno riconfermato “la più completa fiducia nel fatto che, ove se ne discuta, se ne discuta caso per caso, analizzando ogni singola posizione e non se ne faccia un uso strumentale e generalizzato, rimettendosi alle coscienze di quanti hanno il potere di decidere se concederla o meno”.

“Ciò che preme all’associazione Memoria – è stato ribadito – è che di pari passo le attenzioni di ciascuno e le loro intelligenti sensibilità siano equamente rivolte anche a quanti sono stati uccisi”.