Franco Mariani
Franco Mariani, fiorentino, classe 1964, giornalista, ha iniziato a scrivere per i giornali all'età di 14 anni. Ha collaborato e collabora con numerose testate nazionali, regionali, locali, sia della carta stampata, che della televisione, radio, internet. Dagli anni Novanta collabora stabilmente con l'Associazione Memoria, di cui è Addetto Stampa e Portavoce della Presidente Mariella Magi Dionisi. Nell'ambito del giornalismo ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali, sia a livello nazionale che regionale. E' autore di numerosi libri, pubblicati con vari editori, tra cui Giunti, a carattere storico sulla città di Firenze, soprattutto legati all'Alluvione del 1966, sul papato e la chiesa cattolica, e sullo Zecchino d'Oro. Con l'avvento di Mariani l'associazione, il 1 agosto 2003, è sbarcata su internet con un sito web, creato e curato, ancora oggi, dallo stesso Mariani, prima sul server del Comune di Firenze, con tanto di presentazione ufficiale in Palazzo Vecchio con l'On. Valdo Spini, già Ministro e Sottosegretario all'Interno, e poi, dall'agosto 2014, con questo nuovo indirizzo www.asssociazionememoria.it
CORRIERE DELLA SERA del 15/10/2010: Nuova richiesta di Grazia da parte di terroristi
Nuova richiesta di Grazia da parte di terroristi
Il Corriere della Sera qualche ora fa ha contattato la Presidente dell’Associazione Memoria, la Signora Mariella Magi Dionisi, per avere il suo commento alla ennesima domanda di grazia dell’ennesimo Terrorista che vuole pulirsi la fedina penale, togliersi una condanna all’ergastolo e tornare a vivere una vita normale.
Ai terroristi lo Stato concede di rivivere una vita normale, ma non alle famiglie e soprattutto ai Caduti per lo Stato.
“E’ una vera e propria barbaria” ha commentato la Presidente Magi Dionisi.
“Non solo – ha proseguito – perche lo Stato chiedendoci il nostro parere ci fa rivivere il dramma della perdita del nostro caro, morto nell’adempimento del suo servizio, ma perché proprio lo Stato dovrebbe buttare via la chiave e non fargli più uscire. Ma c’è di più: anche quando la famiglia della vittima dà parere negativo questa non viene ascoltata. E’ un esempio il caso della mia famiglia che nonostante il nostro parere negativo si è ritrovato il giustiziere di mio marito libero, e non solo, eletto parlamentare nelle fila del Partito Democratico e poi anche premiato con la carica istituzionale di Segretario della Camera dei Deputati. Una bella carriere per un terrorista, mentre le famiglie delle vittime sono ancora in attesa di vedere rispettate alcune leggi che prevedono assunzioni e riconoscimenti per i nostri figli rimasti orfani per lo Stato”.
“In America, quando un familiare dà parere negativo alla richiesta di grazia lo Stato ne tiene conto. In Italia no, si chiede e non se ne tiene conto”.
“E’ come se riucidessero per la seconda volta i nostri cari, torturando nuovamente noi mogli e i nostri figli, cresciuti senza un padre”, è stato il commento finale della Vedova dell’agente Fausto Dionisi, ucciso nel gennaio del 1978 che lasciò anche una bambina di soli due anni.