IL TIRRENO del 22/1/2013: La vedova dell’agente ucciso da Prima Linea «Solimano assessore? Sono senza parole»

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La vedova dell’agente ucciso da Prima Linea
«Solimano assessore? Sono senza parole»

Livorno, Mariella Magi Dionisi presidente dell’associazione “Memoria” e vedova di Fausto Dionisi commenta duramente la nomina ad assessore di Marco Solimano da parte del sindaco Cosimi

LIVORNO. «Senza parole»: così Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi e presidente dell’associazione «Memoria» che riunisce parenti di vittime del terrorismo, commenta l’ipotesi secondo la quale il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi «intenderebbe nominare assessore Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea». «Sono scelte che lasciano perplessi e senza parole – dice Mariella Magi Dionisi – a parte quelle che usò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioè che ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro. Visto che, tra l’altro, hanno avuto molto, tutto, e a differenza di altri hanno soprattutto la vita». Solimano, ex consigliere comunale, presidente dell’Arci di Livorno e garante dei detenuti della città toscana, si è dissociato molti anni fa dalla lotta armata, dopo essere stato condannato nel processo alla struttura toscana di Prima Linea. È lo stesso gruppò che organizzò l’assalto al carcere fiorentino delle Murate del 20 gennaio 1978 durante il quale venne ucciso l’agente di polizia Fauso Dionisi, commemorato proprio domenica scorsa.

Tirreno di Livorno del 22 gennaio 2013