Livorno, polemiche per eventuale nomina di Solimano
E’ “senza parole” Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi e presidente dell’associazione ”Memoria” che riunisce i familiari delle Forze dell’Ordine e della Magistratura vittime del terrorismo. La notizia secondo la quale il Sindaco di Livorno Alessandro Cosmi del PD, intende nominare Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea, Assessore alla casa e al sociale l’ha sconvolta, anche perché non solo Prima Linea le uccise il marito, l’agente di Polizia Fausto Dionisi, 35 anni fa a Firenze, ma perché la notizia arriva due giorni dopo la commemorazione dell’eccidio svoltasi a Firenze domenica scorsa alla presenza delle massime autorità.
“Sono scelte – dice la Presidente – che lasciano perplessi e senza parole a parte quelle che usò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioè che ‘ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro’. Visto che, tra l’altro, hanno avuto molto, tutto, e a differenza di altri hanno soprattutto la vita”.
Solimano a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, con il fratello Nicola, ha fatto parte di una delle più sanguinarie organizzazioni terroristiche di estrema sinistra. Fra le vittime di Prima Linea i magistrati Emilio Alessandrini e Guido Galli. Al processo di Firenze, che si concluse in appello il primo febbraio 1985, Marco Solimano fu condannato a 22 anni. Non gli venne contestata la partecipazione fisica a fatti di sangue dell’agguato dove morì l’agente Dionisi, ma e il concorso morale e la partecipazione all’organizzazione criminale. Il 1 marzo ’87 il gruppo terroristico fu dichiarato ufficialmente sciolto e si consegnò al Partito Radicale Transnazionale. Solimano, consigliere comunale per 10 anni, da 13 anni Presidente dell’Arci di Livorno, dal 2010 è Garante dei detenuti della città toscana.
Per fortuna a rimettere sul giusto binario la squallida vicenda ci hanno pensato i vertici nazionali del Pd che hanno imposto al Sindaco di fare marcia indietro per non fare danni durante la campagna elettorale.
E’ stato lo stesso Sindaco a dare l’annuncio ufficiale durante il Consiglio Comunale di questa mattina, dopo le polemiche scoppiate a seguito del suo annuncio dato nella tarda serata di ieri. Stamane il Consiglio comunale avrebbe dovuto iniziare alle 9 ma è iniziato alle 11.30.
‘”Marco Solimano rinuncia all’incarico di assessore al sociale per la canea che si è sviluppata sulla sua nomina, che lo riporta indietro di trent’anni”. Così il Sindaco Alessandro Cosimi ad inizio della seduta del Consiglio comunale annunciando il rimpasto di giunta necessario a seguito delle dimissioni dell’assessore al sociale Gabriele Cantù e di quello dell’ambiente e urbanistica Mauro Grassi.
Il Sindaco ha quindi spiegato che questa vicenda “è una ferita personale. Avevo chiesto a Marco di prendersi l’incarico perché penso che sarebbe stato il miglior assessore al sociale in questa situazione di crisi, e questo è un giudizio politico non emotivo. Marco è, e rimarrà, il Garante dei detenuti del comune”.
“Sono amico di Marco Solimano – ha detto fra l’altro Cosimi – e conosco bene il suo percorso. Quando ho pensato di nominarlo assessore non l’ho fatto per irriverenza nei confronti della memoria delle vittime del terrorismo ma perché pensavo e penso che fosse la persona giusta in quel ruolo. Oggi è la pagina più dolorosa della mia amministrazione dal 2009 a oggi”.
Soddisfazione per il ripensamento è stato espresso dal Segretario Regionale del PD, Andrea Manciulli e dal responsabile enti locali del partito, Stefano Bruzzesi: “’Abbiamo apprezzato molto il gesto di Solimano che ha rinunciato all’incarico di assessore a Livorno. Conosciamo il suo impegno sociale nel territorio – dicono Manciulli e Bruzzesi – e lo ringraziamo del suo gesto di oggi, con il quale ha evitato le polemiche che sarebbero sorte, mostrando grande sensibilità nei confronti del centrosinistra in un momento politico così importante”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Segretario Nazionale del PSI Riccardo Nencini: “Ho condiviso lo stupore che Mariella Magi Dionisi ha provato di fronte alla notizia della candidatura di Solimano ad assessore del comune di Livorno. La rinuncia di oggi dell’ex terrorista di Prima Linea e’ un fatto positivo”.
“Solimano – evidenzia Nencini – sposò la lotta armata con convinzione, se ne separò, si è dedicato ad attività sociali attraverso l’associazionismo. Da una parte la ricerca del riscatto, dall’altra il dolore per la perdita di una vita. Io – conclude Nencini – vorrei Mariella in giunta. Un segno di attenzione all’Italia che era dalla parte giusta”.
Infine non manca il commento del Sindacato di Polizia Sap che si affida al suo segretario provinciale di Livorno, Luca Tommasin: “Prendiamo positivamente atto della mancata nomina di Solimano ad assessore. Meglio, a questo punto, chiamare in giunta uno dei tanti operai cassaintegrati delle acciaierie Lucchini, gente che conosce molto bene i problemi del sociale e della casa”.
“La nomina di Solimano – dice Tommasin – che ha fatto parte dell’organizzazione terroristica Prima Linea, avrebbe costituito una assoluta mancanza di rispetto per la memoria dei tanti cittadini onesti, dei tanti lavoratori, dei tanti poliziotti, magistrati, politici, sindacalisti e giornalisti che sono morti negli anni di piombo. Non basta essere onesti in politica – conclude – a mio avviso le storie delle persone e il loro passato non possono essere sottaciuti. Specie se si ricopre un incarico politico o istituzionale”.
Franco Mariani