L’UNITA’ del 23/01/2013: Ex terrorista di Prima Linea Non farà l’assessore a Livorno

UNITA

Ex terrorista di Prima Linea
Non farà l’assessore a Livorno

Marco Solimano, ex Prima Linea, non sarà assessore al Comune di Livorno. Lo ha comunicato lo stesso sindaco della città Labronica, Alessandro Cosimi, nell’ambito del consiglio comunale chiamato a discutere, fra le altre cose, anche la nomina vacante all’assessorato Sociale. Solimano, ha detto il sindaco, ha deciso di fare un passo indietro per non alimentare le polemiche.

LA POLEMICA
«Siamo all’assassinio della pietà, al sovvertimento dei principi del buon gusto e della decenza. L’Italia istituzionale peggiore continua a mostrare il suo volto e, con pervicace superficialità, a calpestare i doveri di rispetto e di equilibrio che sarebbero dovuti ai propri cittadini». Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, aveva commentato così l’ufficializzazione prevista per oggi della nomina di Marco Solimano, 60 anni, ex terrorista di Prima Linea, a assessore alla Casa e al Sociale della giunta comunale di Livorno guidata da Alessandro Cosimi (Pd).

«Domenica è stato l’anniversario della morte di Fausto – afferma Mariella Magi Dionisi, vedova di Dionisi e Presidente dell’Associazione ‘Memoria’ che riunisce parenti di vittime del terrorismo -. Sono passati trentacinque anni. Il pensiero che mi viene è che il ‘fine pena mai’ l’ha avuto solo mio marito. Sono senza parole. Uso quelle che il Presidente Napolitano ha pronunciato incontrando le famiglie delle vittime del terrorismo, e cioè che chi ha preso le armi dovrebbe saper restare un pò in disparte».

Solimano, fra gli anni Settanta e Ottanta, con il fratello Nicola ha fatto parte di una delle più sanguinarie organizzazioni terroristiche di estrema sinistra, che fra le sue vittime annovera il poliziotto Fausto Dionisi, ucciso a Firenze il 20 gennaio 1978, durante un tentativo di evasione dal carcere delle Murate.

Al processo di Firenze, che si concluse in appello il 1° febbraio 1985, Marco Solimano fu condannato a 22 anni. Da 13 anni è presidente dell’Arci di Livorno e per 10 anni è stato consigliere comunale prima con i Ds e poi con il Pd. Nel 2010 il sindaco Cosimi lo ha nominato garante dei detenuti.