Livorno, l’ex terrorista di Prima Linea Solimano
non sarà assessore comunale
Livorno – (Adnkronos) – Il passo indietro dopo le polemiche scatenate dall’annuncio del sindaco Cosimi. A pesare sulla decisione sono state sia le reazioni dei parenti delle vittime, sia le pressioni dei vertici toscani del Pd. Il primo cittadino: ”Era la persona giusta”.
Livorno, 23 gen. (Adnkronos) – Marco Solimano, ex terrorista di Prima Linea condannato a suo tempo a 19 anni di carcere, non sarà assessore alla Casa e alle Politiche sociali del Comune di Livorno. Lo ha annunciato il sindaco Alessandro Cosimi (Pd), in Consiglio comunale, dopo le polemiche scoppiate a seguito del suo annuncio dato nella tarda serata di ieri.
Stamane il Consiglio comunale avrebbe dovuto iniziare alle 9 ma è iniziato alle 11.30. A pesare sulla decisione di Solimano di fare un passo indietro, sono state sia le reazioni dei parenti delle vittime del terrorismo, sia pressioni dei vertici toscani del Partito democratico.
Solimano, 60 anni, insieme al fratello Nicola fece parte negli anni ’70 di Prima Linea, la più importante e organizzata struttura terroristica italiana insieme alle Br. A Firenze, il 20 maggio 1978, il suo gruppo organizzò un’evasione di detenuti politici dal carcere delle Murate, durante la quale rimase ucciso Fausto Dionisi, un giovane carabiniere.
”Come disse il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime – commenta la vedova Dionisi, Mariella Magi – ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro”.
Per quei fatti Solimano venne condannato, nel 1985, a 22 anni di reclusione, poi ridotti a 19. Si è dissociato dalla lotta armata, da 13 anni è presidente dell’Arci di Livorno, e per dieci anni è stato consigliere comunale prima dei Ds, e poi del Pd.
Il sindaco Alessandro Cosimi lo ha nominato garante dei detenuti del Comune. Secondo quanto appreso, a far ritornare Cosimi sui suoi passi sarebbero stati i vertici toscani e anche nazionali del Pd, che gli avrebbero fatto notare l’inopportunità di nominare assessore un ex terrorista di Prima Linea a un mese dalle elezioni politiche.
Nel rimpasto di giunta (determinato dalle dimissioni dell’assessore al Sociale, Gabriele Cantù e di quello dell’Ambiente e urbanistica, Mauro Grassi) entra quindi solo il nuovo assessore all’Ambiente, Massimo Giulì.
”Pensavo e penso che Marco Solimano, dopo l’uscita dell’assessore dimissionario Cantù, sarebbe stato il miglior assessore al sociale possibile, era la persona giusta”, ha detto in Consiglio comunale il sindaco. ”Sono amico di Marco Solimano e conosco bene il suo percorso – ha aggiunto Cosimi -. Quando ho pensato di nominarlo assessore non l’ho fatto per irriverenza nei confronti della memoria delle vittime del terrorismo, ma perché pensavo e penso che fosse la persona giusta in quel ruolo. Oggi è la pagina più dolororosa della mia amministrazione dal 2009 a oggi”. Comunque, ”Solimano è, e rimarrà, il garante dei detenuti del Comune”, ha sottolineato il primo cittadino.