Ex terrorista Pl assessore a Livorno
Indignati i parenti delle vittime
Marco Solimano nominato in giunta Il sindacato di polizia: “Assassinio della pietà, calpestato il rispetto”
È prevista oggi, e fa discutere, l’ufficializzazione della nomina di Marco Solimano, 60 anni, ex terrorista di Prima Linea, a assessore alla Casa e al Sociale della giunta comunale di Livorno guidata da Alessandro Cosimi (Pd).
«Senza parole»: così Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi e presidente dell’associazione «Memoria» che riunisce parenti di vittime del terrorismo, commenta l’ipotesi secondo la quale il sindaco di Livorno Alessandro Cosmi «intenderebbe nominare assessore Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea».
«Sono scelte che lasciano perplessi e senza parole – dice Mariella Magi Dionisi – a parte quelle che usò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioè che ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro. Visto che, tra l’altro, hanno avuto molto, tutto, e a differenza di altri hanno soprattutto la vita».
Solimano, ex consigliere comunale, presidente dell’Arci di Livorno e garante dei detenuti della città toscana, si è dissociato molti anni fa dalla lotta armata, dopo essere stato condannato nel processo alla struttura toscana di Prima Linea. È lo stesso gruppo’ che organizzò l’assalto al carcere fiorentino delle Murate del 20 gennaio 1978 durante il quale venne ucciso l’agente di polizia Fauso Dionisi, commemorato proprio domenica scorsa.
Per Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, «Siamo all’assassinio della pietà, al sovvertimento dei principi del buon gusto e della decenza. L’Italia istituzionale peggiore continua a mostrare il suo volto e, con pervicace superficialità, a calpestare i doveri di rispetto e di equilibrio che sarebbero dovuti ai propri cittadini» .