Solimano non sarà assessore
“Passo indietro per evitare polemiche”
Livorno, il consiglio comunale iniziato alle 11.30. Il sindaco Pd Alessandro Cosimi ha annunciato la decisione dell’ex terrorista di Prima Linea di rinunciare alla nomina ad assessore alla casa e al sociale dopo il caos scoppiato in giunta. In mattinata riunione con i segretari del Pd locale. Solimano: “Mi presenterò ugualmente in consiglio comunale”. Pressioni del partito nazionale che reputava poco opportuno l’incarico proprio all’inizio della campagna elettorale
Dal nostro inviato SIMONA POLI
Marco Solimano non sarà assessore alla casa e al sociale del Comune di Livorno. Il sindaco Pd Alessandro Cosimi, dopo le polemiche scoppiate sulla nomina dell’ex militante di Prima Linea da 13 anni alla guida dell’Arci di Livorno, ha annunciato che Solimano ha deciso di fare un passo indietro per non alimentare le polemiche.
Cosimi e Solimano in consiglio comunale
“Mi sono sentito messo con le spalle al muro”
“Marco Solimano rinuncia all’incarico di assessore al sociale per la canea che si è sviluppata sulla sua nomina, che lo riporta indietro di trent’anni. Per me si tratta di una ferita personale ero convinto che fosse lui la persona più giusta per ricoprire incarico al sociale un mondo che conosce bene”.
Caso Solimano, i protagonisti
Il consiglio comunale, che avrebbe dovuto riunirsi alle 9 è iniziato alle 11.30 con il sindaco chiuso, in mattinata, nel suo ufficio
del Comune insieme ai segretari cittadino e provinciale del Pd, Yari De Filicaia e Lippi e al gruppo consiliare del Pd. Stefano Bruzzesi, responsabile enti locali del Pd Toscana ha tenuto i contatti con la direzione nazionale e il partito di Livorno. Bruzzesi ha fatto presente le perplessità del partito nazionale sull’opportunità di una nomina del genere all’inizio della campagna elettorale. “Apprezzo molto la sensibilità dimostrata da Solimano – ha detto il segretartio regionale del Pd Andrea Manciulli – in un momento così importante per il centrosinistra. Conosciamo l’impegno sociale di Solimano a Livorno e nel nostro territorio. Questo suo gesto mi pare sia da apprezzare”.
Solimano, da Prima linea all’assessorato
Il momento è delicatissimo, le elezioni politiche sono tra un mese e non si è ancora spenta l’eco della polemica per la partecipazione di un candidato al Parlamento ai funerali di Prospero Gallinari.
Solimano,sconvolto dal caso che è scoppiato intorno a lui, aveva annunciato: “Anche se non verrò nominato mi presenterò lo stesso in consiglio comunale perché ho qualcosa da dire”.
Sessanta anni, Solimano con il fratello Nicola ha fatto parte di Prima Linea, una delle più sanguinarie organizzazioni terroristiche di estrema sinistra. Fra le vittime di Prima Linea i magistrati Emilio Alessandrini e Guido Galli. A Firenze il 20 gennaio ’78, durante un tentativo di evasione dal carcere delle Murate, terroristi di Prima Linea uccisero l’agente di polizia Fausto Dionisi. Al processo di Firenze, che si concluse in appello il primo febbraio 1985, Marco Solimano fu condannato a 22 anni. Da 13 anni è presidente dell’Arci di Livorno e per dieci anni è stato consigliere comunale prima con i Ds e poi con il Pd. Nel 2010 il sindaco Cosimi lo ha nominato garante dei detenuti.