Dichiarazione Presidente Memoria Mariella Magi Dionisi sui benefici ai Terroristi

Dichiarazione della Presidente dell’Associazione Memoria, Mariella Magi Dionisi, sui benefici ai Terroristi.

TG Italia 7 del 20 gennaio 2009
TGT Rete 37- La8 Toscana del 20 gennaio 2009

 

Dichiarazione del Questore Tagliente sugli anni di piombo in Italia

Dichiarazione del Questore di Firenze, Francesco Tagliente, sugli anni di piombo in Italia.

TG di Italia 7 del 20 gennaio 2010
TGT di Rete 37 – La 8 Toscana del 20 gennaio 2010

Questore di Firenze Tagliente su ricordo sacrificio Agente Dionisi

Il Questore di Firenze Francesco Tagliente ricorda il sacrificio avvenuto il 20 gennaio 1978, dell’Agente Fausto Dionisi ucciso da un commando di Terroristi di Prima Linea a Firenze.

Servizio andato in onda sul TG3 della Rai il 20 gennaio 2009.

 

TG Rai 3 ricorda una delle tante cerimonie in ricordo dei Caduti per Terrorismo

Buongiorno Regione a cura del TG 3  Rai ricorda nella rubrica Agenda, una delle tante cerimonie in ricordo di uno dei tanti Caduti in servizio delle Forze dell’Ordine e della

Scheda TGT su sacrificio Agente Fausto Dionisi ucciso Terroristi a Firenze 20/01/1978

Scheda TGT a cura del Giornalista Vittorio Betti sul sacrificio dell’Agente di Polizia Fausto Dionisi ucciso a Firenze il 20 Gennaio 1978 da un commando di Terroristi di Prima Linea durante un agguato al carcere cittadino delle Murate in pieno centro.

Album fotografico dell’Associazione Memoria

Per vedere la foto più grande basta cliccarci sopra

Mariella con Papa Woityla

Presidente Mariella Magi Dionisi con Papa Giovanni Paolo II presentata da Mons. Alberto Alberti Cappellano Capo della Polizia di Stato

mariella col papa e spini

Presidente Mariella Magi Dionisi, assieme al Ministro On. Valdo Spini, con Papa Giovanni Paolo II in Vaticano

Foto Mariella con il Presidente Napolitano

Presidente Mariella Magi Dionisi con il Presidente Repubblica al Quirinale

a

Presidente Mariella Magi Dionisi al Quirinale per la 1 Giornata Nazionale della Memoria in ricordo delle Vittime del Terrorismo del 9 maggio 2008

MARIELLA AL senato 8 maggio 2013

Presidente Mariella Magi Dionisi al  Senato per la 6 Giornata Nazionale della Memoria in ricordo delle Vittime del Terrorismo del 8 maggio 2013

memoria 2

Lo striscione dell’Associazione a Roma durante una manifestazione di protesta contro decisioni del Governo e Parlamento a favore dei Terroristi

MEMORIA

Lo striscione dell’Associazione a Roma durante una manifestazione di protesta contro decisioni del Governo e Parlamento a favore dei Terroristi

memoria 4

Lo striscione dell’Associazione a Roma durante una manifestazione di protesta contro decisioni del Governo e Parlamento a favore dei Terroristi

Mariella a Roma da Tagliente 9 maggio 2012 (2)

La Presidente Mariella Magi Dionisi a Roma con il Questore Francesco Tagliente nel maggio 2009

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La Presidente Mariella Magi Dionis riceve la Medaglia d’Oro per le Vittime del Terrorismo dalle mani del Prefetto di Firenze in occasione della 2 Giornata Nazionale della Memoria in ricordo delle Vittime del Terrorismo del 9 maggio 2009

Mariella Magi Dionisi Presidente Famiglie Vittime  Terroristi

medaglia vittime terrorismo (2)

Ordine vittima del Terrorismo

Una delle tante cerimonie in ricordo del sacrificio di tanti Servitori dello Stato tra le Forze dell’Ordine e della Magistratura cadute in servizio sotto il fuoco dei Terroristi

Ordine  vittima del Terrorismo

Mariella Magi Dionisi Presidente Famiglie Vittime Terroristi (2)

La Presidente dell’Associazione Memoria Dott.ssa Mariella Grand’Ufficiale Magi Dionisi

MARIELLA MAGI DIONISI CON MEDAGLIA VITTIME DEL TERRORISMO

La Presidente dell’Associazione Memoria Dott.ssa Mariella Grand’Ufficiale Magi Dionisi

MARIELLA MAGI DIONISI (2)

La Presidente dell’Associazione Memoria Dott.ssa Mariella Grand’Ufficiale Magi Dionisi

Mariella Magi Dionisi con Ispettore Picchi

La Presidente dell’Associazione Memoria Mariella Magi Dionisi con l’Ispettore di Polizia Silvestro Picchi, autore di un libro autobiografico sulla Polizia e sul Terrorismo

 Mariella Magi Dionisi intervista da Italia 7

La Presidente Mariella Magi Dionisi intervistata da una delle tante televisioni che periodicamente la contattato per avere la sua opinione sulla nuova vita degli ex terroristi

Mariella Magi Dionisi con ex Poliziotti

La Presidente Mariella Magi Dionisi con il Presidente dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato

 Mariella Magi Dionisi con Presidente Renzi

La Presidente Mariella Magi Dionisi con il Presidente Matteo Renzi durante una pubblica cerimonia nella Questura di Firenze

Ufficio Stampa

ufficio stampa

L’Associazione Memoria dagli anni Novanta ha un proprio ufficio stampa, affidato al Giornalista fiorentino Franco Mariani, all’epoca Segretario Nazionale e Toscano del Gruppo di Specializzazione dei Giornalisti Uffici Stampa della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, e con un nutrito curriculum di gestione di importanti uffici stampa nazionali e locali.

Questo ha permesso all’Associazione non solo di sbarcare sul web, in un momento in cui in Italia l’uso di internet non era sviluppato come oggi, ma anche ai giornalisti delle varie testate di poter ricevere tempestivamente notizie sulle varie attività, come anche di poter sempre reperire la Presidente per avere dichiarazioni, commenti e interventi su vari fatti.

Mariani, classe 1964, esperto vaticanista, storico dell’alluvione di Firenze, direttore di alcune testate, collabora anche stabilmente con varie testate giornalistiche nazionali e locali, sia della carta stampata, televisione, radio e web.

Questi i recapiti dell’ufficio stampa dell’Associazione Memoria

Giornalista Franco Mariani

Cellulare 328/87.85.360

E-mail: memoria@associazionememoria.it

             mariani@alice.it

Protocollo Ministero Istruzione e Associazioni Vittime Terrorismo

 Ministro Miur Giannini

logo republica

PROTOCOLLO D’INTESA

tra

MINISTERO DELL‘ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

(di seguito denominato MIUR)

E
 

ASSOCIAZIONE FAMILIARI DEI CADUTI STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA
 

ASSOCIAZIONE TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI BOLOGNA 2 AGOSTO 1980
 

AIVITER – ASSOCIAZIONE ITALIANA VITTIME DEL TERRORISMO E DELL’EVERSIONE CONTRO L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE DELLO STATO
 

AIVIT – ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE VITTIME DEL TERRORISMO
 

ASEVIT – ASSOCIAZIONE EUROPEA VITTIME DEL TERRORISMO
 

CENTRO DOCUMENTAZIONE ARCHIVIO FLAMIGNI

ASSOCIAZIONE DELLE VITTIME DELLA UNO BIANCA

ASSOCIAZIONE TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI   VIA DEI GEORGOFILI

ASSOCIAZIONE FERITI E FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE SUL TRENO 904
 

ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

ASSOCIAZIONE DEI PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI USTICA – MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA
 

ASSOCIAZIONE “IN MEMORIA” DEI CADUTI PER FATTI DI TERRORISMO, DELLE FORZE DELL’ORDINE E DEI MAGISTRATI
 

(di seguito denominate ASSOCIAZIONI)

 

“Realizzare iniziative didattiche e formative volte ad approfondire il tema del terrorismo e a conservare tra i giovani la memoria di tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice”

 

VISTO

 

–        l’art. 21 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997, che ha istituito l’autonomia scolastica per tutte le Scuole di ogni ordine e grado, riconoscendone la personalità giuridica;

–        il Decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24 giugno 1998 e successive modifiche concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti;

–        le direttive 19 maggio 1998, n. 238 e 29 maggio 1998, n. 252 attuative della legge 440 del 18 dicembre 1998, determinanti gli interventi prioritari a favore dell’autonomia, da realizzarsi anche tra reti di scuole e con soggetti esterni per l’integrazioni della scuola con il territorio;

–       la Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 15 luglio 2003 riguardante il capitale sociale e umano;

–        l’Art. 1 della legge n.56 del 4 maggio 2007, “Istituzione del “Giorno della memoria” dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice ” che al comma 1 riconosce il 9 maggio, anniversario dell’uccisione di Aldo Moro, quale “Giorno della memoria”, al fine di ricordare tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice.

–        l’Art. 1 della legge n.56 del 4 maggio 2007 di cui al comma 2, recante la possibilità di organizzare, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, che nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche.

–        il decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262 recante disposizioni per l’incentivazione degli studenti nei percorsi di istruzione;

–        i documenti internazionali, le Raccomandazioni dell’UNESCO e le Direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di riferimento generale entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell’Umanità come elementi essenziali del contesto pedagogico e culturale di ogni Paese;

–        gli obiettivi fissati dalla Conferenza di Lisbona per il 2010, successivamente riformulati con il traguardo del 2020, per i quali si stabilisce che l’acquisizione delle conoscenze e competenze chiave da parte degli alunni rappresenta il requisito fondamentale per il raggiungimento degli stessi;

–        la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/C) che indica nelle competenze sociali e civiche una delle otto competenze principali sulle quali tutti gli Stati devono intervenire nell’ambito delle loro strategie di apprendimento permanente;

–        la “Rete di consapevolezza sul problema della radicalizzazione” (RAN) istituita dalla Commissione Europea;

–        la Raccomandazione del Comitato dei Ministri agli Stati Membri sulla Carta del Consiglio d’Europa relativa a “L’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione ai diritti umani”, adottata dal Comitato dei Ministri l’11 maggio 2010 presso il Consiglio d’Europa;

  

CONSIDERATO CHE

 

IL MIUR:

 –        è impegnato in un ampio e complessivo progetto di riforme che ha come finalità l’affermazione del ruolo di centralità dell’istruzione e della formazione nei processi di crescita delle nuove generazioni, la realizzazione di un’offerta formativa di alto e qualificato profilo, al passo con le esigenze dei tempi e in grado di essere competitiva e in linea con un contesto comunitario ed extracomunitario;

–        sta attuando un ampio e complessivo programma di adeguamento e innovazione del sistema scolastico per la realizzazione di un’offerta formativa qualificata, flessibile, competitiva, in linea con il contesto comunitario, aperta ai rapporti e alle interazioni con il mondo delle istituzioni culturali;

–        favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le autonomie locali gli enti pubblici, le associazioni culturali, le Università per la definizione e la realizzazione di un piano formativo integrato, rispondente ai bisogni dell’utenza e alle vocazioni degli allievi;

–        ricerca le condizioni atte a realizzare nelle scuole, in attuazione dell’art. 21 della Legge n 59/97, la massima flessibilità organizzativa, la tempestività e l’efficacia degli d’interventi, anche attraverso l’apporto costruttivo di soggetti e risorse diverse, altamente qualificate sul piano scientifico;

–        ritiene che l’investimento sul capitale umano e la valorizzazione degli apprendimenti degli studenti costituiscono la leva strategica per il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;

–        ritiene che sia fondamentale attivare programmi volti a incentivare la conoscenza della storia recente del nostro paese e di educare i giovani alla cittadinanza attiva e partecipata.

  

TUTTO CIÒ PREMESSO SI CONVIENE QUANTO SEGUE

 

Art. 1

(Premesse)

 Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente Protocollo d’intesa.

  

Art. 2

(Oggetto) 

Per le finalità indicate nelle premesse il MIUR e le ASSOCIAZIONI, di seguito denominati Parti, si impegnano a promuovere e sviluppare, nel rispetto dei principi e delle scelte di autonomia scolastica delle singole Istituzioni scolastiche, iniziative di collaborazione al fine di realizzare iniziative didattiche e formative volte ad approfondire il tema del terrorismo e a conservare tra i giovani la memoria di tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice.

Le Parti, pertanto si impegnano a realizzare iniziative didattiche e formative, attraverso il coinvolgimento diretto degli istituti scolastici di tutto il territorio nazionale, promuovendo percorsi tematici di approfondimento storico e storiografico o multidisciplinare, attraverso l’utilizzo e la divulgazione dei contenuti e dei materiali in possesso delle Parti.

Con questi intenti, le Parti, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, ricercano e sperimentano modalità di raccordo, interazione e confronto permanente, al fine di promuovere e realizzare interventi idonei a diffondere nelle scuole una sempre maggiore attenzione ai processi di studio, di riflessione e di approfondimento sui temi della lotta al terrorismo e ai processi di radicalizzazione violenta.

Le Parti si impegnano, in particolare, nella realizzazione di un programma comune di attività articolato nei seguenti punti:

–        fornire contenuti e materiali per l’apprendimento delle discipline umanistiche, civiche e storiche contemporanee, assicurando opportunità di studio, ricerca e approfondimento dei temi relativi alle varie forme e matrici di terrorismo che hanno colpito il nostro paese provocando migliaia di vittime dirette ed indirette;

–        promuovere attività di scambio, formazione, seminari e conferenze su temi e metodi della didattica e pedagogia dell’insegnamento della storia contemporanea e delle scienze politiche e sociali come strumento per rafforzare il pensiero critico degli studenti verso l’uso della violenza politica e i crimini d’odio;

–        preservare e trasmettere, la memoria su ciò che ha rappresentato il periodo storico in oggetto, in particolare le testimonianze delle vittime e dei sopravvissuti al terrorismo, mantenendo l’interesse degli studenti e promuovendo momenti di riflessione;

–        attivare iniziative che veicolino un messaggio di sensibilità democratica, cittadinanza attiva e azione non violenta, in grado di sensibilizzare le istituzioni scolastiche e i giovani sui temi della prevenzione al terrorismo e della promozione dei diritti umani universali.

Art. 3

(Obblighi del MIUR)

Nella predisposizione e nella realizzazione dei comuni programmi e degli interventi relativi di cui all’Art.2, saranno coinvolti gli Uffici Scolastici Regionali che contribuiranno ad offrire i supporti tecnici e logistici al progetto.

Il MIUR svolgerà azioni di promozione e di coordinamento tra i diversi interlocutori pubblici interessati alle attività del progetto, facendosi parte attiva nella diffusione, promozione ed implementazione delle attività previste dal presente Protocollo.

Art. 4

(Obblighi delle Associazioni) 

Le ASSOCIAZIONI si impegnano a mettere a disposizione delle iniziative oggetto del presente Protocollo d’intesa, il proprio patrimonio storico e culturale anche attraverso il lavoro degli associati delle sedi territoriali per una massima divulgazione delle iniziative conseguenti il presente Protocollo d’Intesa. Le associazioni si adopereranno per mettere in sinergia esperienze personali, archivi, saperi storici e storiografici al fine di costruire percorsi di studio e approfondimento didattico. In particolare:

–        Ogni Associazione individuerà un proprio referente trasmettendone gli estremi alla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione per la costituzione del Comitato Tecnico Scientifico previsto all’interno del presente Protocollo d’Intesa;

–        Le Associazioni, nel rispetto della propria missione statutaria, si adopereranno per attuare iniziative didattiche;

–        Per il perseguimento degli obiettivi esplicitati all’art.2, le Associazioni potranno operare autonomamente, o in sinergia/collaborazione tra loro, per progettare e sperimentare moduli flessibili, nei contenuti e nei tempi;

–        I risultati delle attività didattiche e formative saranno presentati in manifestazioni locali o nazionali in concomitanza o in prossimità del 9 maggio “Giorno della Memoria dedicato alle Vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice”.

–        Le Associazioni svolgeranno attività di promozione dei programmi e degli interventi di cui all’Art.2 nelle modalità e coi mezzi a loro confacenti. 

 

Art. 5

(Comitato Tecnico – Scientifico)

Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel Protocollo d’intesa e per consentire la pianificazione strategica degli interventi programmati, è costituito un Comitato Tecnico-Scientifico composto da un delegato per ognuna delle Associazioni firmatarie del presente Protocollo d’Intesa e tre membri del MIUR. Il Comitato sarà presieduto dal Direttore Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione. Per lo svolgimento delle attività programmate potranno altresì essere coinvolti, di volta in volta, anche esperti esterni.

La partecipazione ai lavori del Comitato è senza alcun onere per l’Amministrazione. Il Comitato approva, in relazione alle specifiche aree di intervento, il piano annuale delle attività. 

 

Art.6

(Gestione e Organizzazione)

La Direzione generale per lo Studente,l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, in collaborazione con le Associazioni, cura la costituzione del Comitato di cui all’Art. 5 nonché i profili gestionali e organizzativi, il coordinamento e la valutazione delle attività e iniziative intraprese a seguito del presente Protocollo d’intesa. 

 

Art. 7

(Comunicazione)

 Le Parti si impegnano a dare la massima diffusione, presso le rispettive strutture centrali e regionali dei contenuti del presente Protocollo d’intesa, con le modalità che saranno ritenute di maggiore efficacia comunicativa.

  

Art. 8

(Durata)

Il presente Protocollo d’intesa ha la validità di tre anni a decorrere dalla data di stipula.

 

Il Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca

Il Ministro

Stefania Giannini

 

Associazione Familiari dei Caduti

Strage di Piazza della Loggia – Casa Memoria

Il Presidente

Manlio Milani

 

 

Associazione tra i familiari delle Vittime della strage di Via dei Georgofili

Il Presidente

Giovanna Maggiani Chelli

 Associazione tra i familiari delle Vittime

della strage di Bologna 2 agosto 1980

Il Presidente

Paolo Bolognesi

 

Associazione tra i familiari delle vittime della strage sul treno rapido 904 del 23 dicembre 1984

Il Presidente

Rosaria Manzo

 

AIVITER – Associazione Italiana Vittime del terrorismo e dell’eversione contro l’Ordinamento Costituzionale dello Stato

Il Presidente

Dante Notaristefano

 

Associazione familiari “Piazza Fontana 12 dicembre 1969”Il Presidente

Carlo Arnoldi

AIVIT – Associazione Internazionale Vittime del Terrorismo

Il Presidente

Marco Falvella

 

Associazione dei parenti delle vittime della Strage di Ustica – Museo per la Memoria di UsticaIl Presidente

Daria Bonfietti

 

Centro documentazione archivio Flamigni

 Il Presidente

Sergio Flamigni

 

Associazione “in Memoria” dei Caduti per fatti di terrorismo, delle Forze dell’Ordine e dei Magistrati

Il Presidente

Mariella Magi Dionisi    

 

Associazione delle vittime della Uno biancaIl Presidente

Rosanna Rossi Zecchi

 

ASEVIT – Associazione europea vittime del terrorismo

Il Presidente

Giovanni Berardi

 

Roma, 9 maggio 2014

 

 Questo il Gruppo di Lavoro istitutito presso il Miur

Fanno parte del predetto gruppo di lavoro:

Manlio Milani ASSOCIAZIONE FAMILIARI DEI CADUTI STRAGE DI PIAZZA DELLA LOGGIA
Cinzia Venturoli ASSOCIAZIONE TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI BOLOGNA 2 AGOSTO 1980
Cesare Varetto AIVITER – ASSOCIAZIONE ITALIANA VITTIME DEL TERRORISMO E DELL’EVERSIONE CONTRO L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE DELLO STATO
Livio Miccoli AIVIT – ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE VITTIME   DEL TERRORISMO
Giovanni Berardi ASEVIT – ASSOCIAZIONE EUROPEA VITTIME DEL TERRORISMO
Ilaria Moroni CENTRO DOCUMENTAZIONE ARCHIVIO FLAMIGNI
Alberto Capolungo ASSOCIAZIONE DELLE VITTIME DELLA UNO BIANCA
Giovanna Maggiani Chelli ASSOCIAZIONE TRA I FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI   VIA DEI GEORGOFILI
Rosaria Manzo ASSOCIAZIONE FERITI E FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA STRAGE SUL TRENO 904
Carlo Arnoldi ASSOCIAZIONE VITTIME DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA
Andrea Benetti ASSOCIAZIONE DEI PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DI USTICA –  MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA
Mariella Magi Dionisi ASSOCIAZIONE “IN MEMORIA” DEI CADUTI PER FATTI DI TERRORISMO, DELLE FORZE DELL’ORDINE E DEI MAGISTRATI
Gianpaolo Mattei ASSOCIAZIONE FRATELLI MATTEI
Silvia Giralucci CASA DELLA MEMORIA DEL VENETO
Antonella Mancaniello DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE, L’INTEGRAZIONE, LA PARTECIPAZIONE E LA COMUNICAZIONE – MIUR
Giulia Bertolini DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE, L’INTEGRAZIONE, LA PARTECIPAZIONE E LA COMUNICAZIONE – MIUR
Emiliano De Maio DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE, L’INTEGRAZIONE, LA PARTECIPAZIONE E LA COMUNICAZIONE – MIUR

Il Comune di Firenze ricorda uccisione Agente Dioni, mentre il Comune di Acquapendente no

targa rotta via Fausto Dionisi  Acquapendente

Il Coordinamento Comunale PdL di Acquapendente, assieme ai Club Associati PdL, con un comunicato stampa denuncia che “mentre a Firenze il 20 gennaio 2012 si sono svolte le celebrazioni per il 34° anniversario della morte dell’agente P.S. Fausto Dionisi, presenti le autorità governative, il Comune di Firenze, i Comandanti provinciali del Corpo Forestale, dei Vigili del fuoco, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e di tutte le articolazioni della Polizia di Stato, un importante ricorrenza della storia italiana e aquesiana viene di nuovo dimenticato dalle istituzioni aquesiane”.

“L’Amministrazione comunale tanto solerte a ricordare l’anniversario della giornalista catanese scomparsa M. G. Cutili, cui è dedicato, tanto per farlo, una via e pure un costoso monumento, si è ancora dimenticata, insieme a tutto il Consiglio Comunale, di celebrare l’anniversario della morte del concittadino eroe nazionale Fausto Dionisi”.

“A Fausto Dionisi, agente P.S., già medaglia d’Oro al valore civile, si è aggiunto il conferimento in data 09-06-2010, da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della medaglia d’Oro di Vittima del terrorismo, anche in quel caso l’Amministrazione comunale aquesiana fece finta di niente, ma il ricordo, anche in quel caso, fu celebrato dal Coordinamento comunale del PdL”.

“Al danno – prosegue il comunicato di denuncia – si aggiunge la beffa, sono molti anni che la targa del piazzale intitolata a Dionisi è stata vandalizzata ed è illeggibile, forse da chi ancora persegue l’ideologia terrorista comunista, ideologia perversa, che l’aquesiano Fausto Dionisi, perdendo la vita ha combattuto e arginato”.

Il 20 gennaio 1978 a Firenze un commando di terroristi comunisti di Prima Linea, tentò di infiltrarsi nel carcere delle Murate a Firenze, per aprire la via di fuga a due compagni in procinto di evasione detenuti nella struttura. In quel frangente, una pattuglia della Volante, composta di tre agenti di P.S., giunse davanti al carcere. I terroristi aprono il fuoco: Fausto Dionisi, 23 anni, fu colpito in pieno petto, morendo poco dopo in ospedale, l’agente Dario Atzeni, colpito 4 volte si salverà dopo un disperato intervento chirurgico, il terzo agente rispose al fuoco.

I terroristi lanciarono contro una bomba a mano, dandosi alla fuga. Le onorificenze: 09-06-1978, Medaglia d’Oro al Valor Civile, Fausto Dionisi, alla memoria: “…immolava la vita ai più nobili ideali di giustizia e alto senso del dovere”; 09-05-2010, Medaglia d’Oro di Vittima del Terrorismo, Fausto Dionisi, alla memoria “…per gli alti valori morali espressi nell’attività prestata e per il sacrificio”.

La vedova Mariella Magi Dionisi è presidente dell’Associazione Memoria a sostegno e aiuto alle vittime del terrorismo.

“A fronte del sacrificio di Dionisi – conclude il PDL di Acquapendente – ancora oggi, esponenti del terrorismo, come Battisti, vivono indisturbati all’estero”.

Lettera aperta della Presidente Dionisi al Ministro degli Interni

Riproduciamo il testo della lettera appello inviata dalla Presidente dell’Associazione Memoria, Mariella Magi Dionisi, al Ministro dell’Interno, On. Maroni, il  20 gennaio 2010

Per ingrandire il testo basta cliccare sopra l’immagine fino alla grandezza desiderata.

lettera dionisi al ministro maroni 20 gennaio 2010

 

LA REPUBBLICA del 23/01/2014: Salviamo gli archivi

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articolo archivi 1

articolo archivi 2

Corriere Fiorentino del 8/5/2013: I riconoscimenti della Repubblica a Mariella Magi e Maggiani Chelli

ilcorrierefiorentinoweb

I riconoscimenti della Repubblica
a Mariella Magi e Maggiani Chelli

Il riconoscimento dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriva per il loro lavoro svolto

Oggi si celebra il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi. Nessuna celebrazione in Toscana, l’appuntamento è a Roma, a Palazzo Madama. Sarà il capo dello Stato Giorgio Napolitano ad accogliere, tra gli altri, Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’associazione familiari vittime della strage di via dei Georgofili e Mariella Magi, vedova di Fausto Dionisi ucciso da un commando di Prima Linea nel 1978, approdate nella capitale insieme a una decina di studenti fiorentini. Per il lavoro svolto in questi anni a fianco del capo dello Stato, Maggiani Chelli sarà insignita del titolo di cavaliere e Magi sarà nominata Ufficiale della Repubblica. «La nostra battaglia va avanti — ha detto la presidente — Non dimentichiamo i morti, che non si possono dimenticare, i feriti rimasti invalidi, li abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni».


08 maggio 2013

STAMP TOSCANA del 8/5/2013: Mariella Magi a Roma per ricevere un’onorificenza da Napolitano

STAMP TOSCANA

Mariella Magi a Roma per ricevere un’onorificenza da Napolitano

Domani, giovedì 9 maggio, si celebra la giornata nazionale della Memoria, dedicata alle Vittime del terrorismo. La cerimonia principale quest’anno non si terrà al Quirinale ma al Senato, a Palazzo Madama, con inizio alle ore 11.00. La Toscana, e in particolar modo la città di Firenze, ha pagato un triste tributo di sangue, sia di poliziotti che di politici. Per l’occasione il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, motu proprio ha nominato la vedova dell’agente della polizia di Stato Fausto Dionisi, Mariella Magi, trucidato da un commando di Prima Linea il 20 gennaio 1978 a Firenze, Ufficiale della Repubblica. La signora Magi è presidente dell’Associazione Memoria, che raccoglie tutti i familiari delle vittime del Terrorismo delle Forze dell’Ordine e della Magistratura.

AGENZIA NAZ DI STAMPA ANSA DEL 22/1/2013: Livorno, ex terrorista assessore? serve buongusto di stare un passo indietro

ANSA

LIVORNO: EX Prima Linea ASSESSORE?
VEDOVA VITTIMA,’SENZA PAROLE’
MARIELLA MAGI DIONISI,SERVE BUONGUSTO DI STARE UN PASSO INDIETRO

(ANSA) – FIRENZE, 22 GEN – ”Senza parole”: cosi’ Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi e presidente dell’associazione ”Memoria” che riunisce parenti di vittime del terrorismo, commenta l’ipotesi secondo la quale il sindaco di Livorno Alessandro Cosmi ”intenderebbe nominare assessore Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea”. ”Sono scelte che lasciano perplessi e senza parole – dice Mariella Magi Dionisi – a parte quelle che uso’ il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioe’ che ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro. Visto che, tra l’altro, hanno avuto molto, tutto, e a differenza di altri hanno soprattutto la vita”. Solimano, ex consigliere comunale, presidente dell’Arci di Livorno e garante dei detenuti della citta’ toscana, si e’ dissociato molti anni fa dalla lotta armata, dopo essere stato condannato nel processo alla struttura toscana di Prima Linea. E’ lo stesso gruppo’ che organizzo’ l’assalto al carcere fiorentino delle Murate del 20 gennaio 1978 durante il quale venne ucciso l’agente di polizia Fauso Dionisi, commemorato proprio domenica scorsa. (ANSA). FBB 22-GEN-13 20:54 NNN

IL TIRRENO del 22/1/2013: La vedova dell’agente ucciso da Prima Linea «Solimano assessore? Sono senza parole»

il tirreno

La vedova dell’agente ucciso da Prima Linea
«Solimano assessore? Sono senza parole»

Livorno, Mariella Magi Dionisi presidente dell’associazione “Memoria” e vedova di Fausto Dionisi commenta duramente la nomina ad assessore di Marco Solimano da parte del sindaco Cosimi

LIVORNO. «Senza parole»: così Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi e presidente dell’associazione «Memoria» che riunisce parenti di vittime del terrorismo, commenta l’ipotesi secondo la quale il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi «intenderebbe nominare assessore Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea». «Sono scelte che lasciano perplessi e senza parole – dice Mariella Magi Dionisi – a parte quelle che usò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioè che ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro. Visto che, tra l’altro, hanno avuto molto, tutto, e a differenza di altri hanno soprattutto la vita». Solimano, ex consigliere comunale, presidente dell’Arci di Livorno e garante dei detenuti della città toscana, si è dissociato molti anni fa dalla lotta armata, dopo essere stato condannato nel processo alla struttura toscana di Prima Linea. È lo stesso gruppò che organizzò l’assalto al carcere fiorentino delle Murate del 20 gennaio 1978 durante il quale venne ucciso l’agente di polizia Fauso Dionisi, commemorato proprio domenica scorsa.

Tirreno di Livorno del 22 gennaio 2013

LA NAZIONE del 23/1/2013: “Da ex terrorista ad assessore”. Polemica, sindaco nella bufera e Solimano rifiuta l’incarico

Testata La Nazione

“Da ex terrorista ad assessore”.
Polemica, sindaco nella bufera
e Solimano rifiuta l’incarico

Il caso in Comune: “Pressioni e veto del Pd nazionale”

Livorno, 23 gennaio 2013 – E’ tensione in consiglio comunale a Livorno, dove il sindaco Cosimi ha annunciato la nomina ad assessore alla casa di Marco Solimano, ex militante di Prima Linea, che da molti anni guida l’Arci livornese ed è garante dei detenuti. Nomina che poi è stata rifiutata da Solimano: ci sarebbero state secondo fonti del consiglio comunale pressioni da parte del Pd nazionale affinché la nomina venisse ritirata. Non erano mancate le polemiche alla nomina. “Siamo all’assassinio della pietà, al sovvertimento dei principi del buon gusto e della decenza. L’Italia istituzionale peggiore continua a mostrare il suo volto e, con pervicace superficialità, a calpestare i doveri di rispetto e di equilibrio che sarebbero dovuti ai propri cittadini”. Franco Maccari, segretario generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, aveva commentato così l’ufficializzazione prevista per oggi della nomina di Marco Solimano.

CONSIGLIO COMUNALE INIZIA IN RITARDO – Il consiglio comunale di Livorno, in programma stamani, è slittato ed è iniziato in ritardo. “Domenica è stato l’anniversario della morte di Fausto – aveva affermato Mariella Magi Dionisi, vedova di Fausto Dionisi, agente di polizia ucciso a Firenze e presidente dell’Associazione ‘Memoria’ che riunisce parenti di vittime del terrorismo -. Sono passati trentacinque anni. Il pensiero che mi viene è che il ‘fine pena mai’ l’ha avuto solo mio marito. Sono senza parole. Uso quelle che il Presidente Napolitano ha pronunciato incontrando le famiglie delle vittime del terrorismo, e cioè che chi ha preso le armi dovrebbe saper restare un po’ in disparte”.

COSIMI: “PENSAVO FOSSE NOME MIGLIORE” – “Pensavo e penso che Marco Solimano, dopo l’uscita Dell’assessore dimissionario Cantu’, sarebbe stato il miglior assessore al sociale possibile”. Lo afferma in consiglio comunale il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, costretto ad un precipitoso dietro front sulla nomina di Marco Solimano, ex terrorista di Prima linea, nella sua giunta come assessore al sociale.

Il primo cittadino della citta’ labronica, contestualmente all’annuncio, non rinuncia tuttavia a difendere la sua scelta: “Forse qualcuno che sta nei palazzi con prebende importanti pensa che le persone che sono passate anche al vaglio degli elettori (Solimano e’ stato eletto anche in consiglio comunale, ndr) non possano ora ricoprire ruoli di giunta”. Il sindaco di Livorno aggiunge inoltre che: “Solimano e’, e rimarra’, il garante dei detenuti del comune”.

“Sono amico di Marco Solimano – ha detto fra l’altro Cosimi – e conosco bene il suo percorso. Quando ho pensato di nominarlo assessore non l’ho fatto per irriverenza nei confronti della memoria delle vittime del terrorismo ma perche’ pensavo e penso che fosse la persona giusta in quel ruolo. Oggi e’ la pagina piu’ dolororosa della mia amministrazione dal 2009 a oggi”.

PD: “APPREZZIAMO PASSO INDIETRO” – ”Abbiamo apprezzato molto il gesto di Solimano che ha rinunciato all’incarico di assessore a Livorno”. Cosi’ il segretario del Pd toscano Andrea Manciulli e il responsabile enti locali Stefano Bruzzesi hanno commentato la decisione di Marco Solimano che ha rinunciato all’incarico di
assessore al sociale a Livorno. ”Conosciamo il suo impegno sociale nel territorio – dicono Manciulli e Bruzzesi – e lo ringraziamo del suo gesto di oggi, con il quale ha evitato le polemiche che sarebbero sorte, mostrando grande sensibilita’ nei confronti del centrosinistra in un momento politico cosi’ importante”.

PSI: “ORA VEDOVA DIONISI IN GIUNTA” – ”Ho condiviso lo stupore che Mariella Magi Dionisi ha provato di fronte alla notizia della candidatura di Solimano ad assessore del comune di Livorno. La rinuncia di oggi dell’ex terrorista di Prima Linea e’ un fatto positivo”. Cosi’ Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, commenta la notizia della rinuncia di Marco Solimano a ricoprire l’incarico di assessore nella giunta livornese riferendosi alle perplessita’ espresse della vedova del poliziotto Fausto Dionisi e presidente dell’associazione ‘Memoria’ che raccoglie alcuni parenti di vittime del terrorismo. ”Solimano – dice Nencini – sposo’ la lotta armata con convinzione, se ne separo’, si e’ dedicato ad attivita’ sociali attraverso l’associazionismo. Da una parte la ricerca del riscatto, dall’altra il dolore per la perdita di una vita. Io – conclude Nencini – vorrei Mariella in giunta. Un segno di attenzione all’Italia che era dalla parte giusta”.

A RONCAGLIA DELEGHE SOLIMANO – Sara’ Carla Roncaglia, attuale assessore alle politiche educative del Comune di Livorno, a prendere le deleghe al sociale che saranno suddivise con il vicesindaco Bruno Picchi.

IL TIRRENO del 23/1/2013: Livorno, Marco Solimano resta fuori dalla giunta

 

il tirreno

Livorno, Marco Solimano resta fuori dalla giunta
Cosimi “addolorato”.
L’ex terrorista: tradito dal Pd

Dopo lo stop del Pd regionale e nazionale, Cosimi costretto a tornare sui suoi passi sulla scelta del nuovo assessore. L’ex Prima Linea si scaglia contro il Partito democratico: «La decisione era stata concordata»

LIVORNO. Marco Solimano non entra in giunta. L’ex esponente di Prima Linea, presidente dell’Arci di Livorno e garante dei detenuti, dopo le critiche del Pd regionale e nazionale, ha rinunciato all’incarico offerto dal sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi. Il quale ha annunciato in Consiglio comunale che in giunta entrerà solo Massimo Gulì.

IL SINDACO: IL GIORNO PIU’ DOLOROSO DAL 2009
«Pensavo e penso – ha detto Cosimi – che Marco Solimano, dopo l’uscita di Cantù, sarebbe stato il miglior assessore al sociale possibile. Forse qualcuno che sta nei palazzi con prebende importanti pensa che le persone che sono passate anche al vaglio degli elettori (Solimano è stato anche consigliere comunale, ndr) non possano ora ricoprire ruoli di giunta. Lo dico con dolore, la giunta vedrà l’ingresso di un solo assessore e avrà questo assetto fino alla fine della legislatura». Il nuovo ingresso a cui fa riferimento Cosimi è quello di Massimo Gulì, che avrà la delega all’ambiente. Il sociale viene diviso in due tra Carla Roncaglia (per la parte della case e delle graduatorie) e Bruno Picchi (che curerà i rapporti con Casalp e continuerà a seguire i piani di recupero).

«Sono amico di Beppe Mussari come sono amico di Marco Solimano – ha aggiunto il sindaco – e conosco bene il suo percorso. Quando ho pensato di nominarlo assessore non l’ho fatto per irriverenza nei confronti della memoria delle vittime del terrorismo ma perché pensavo e penso che fosse la persona giusta in quel ruolo». «Oggi – ha concluso – è la pagina più dolorosa dal 2009 a oggi. Marco Solimano resta comunque garante dei detenuti».

SOLIMANO SI SCAGLIA CONTRO IL PD
Lo stesso Marco Solimano, di fronte al divampare delle polemiche, aveva detto al sindaco di essere pronto a rinunciare all’incarico che gli era stato affidato proprio ieri. E questa mattina ha incontrato i giornalisti per dare la sua versione dei fatti. «Ero pronto ad accettare l’incarico con spirito di servizio e avrei lasciato la presidenza dell’Arci un minuto dopo. Questa scelta era stata condivisa con i vertici locali del Pd che l’avevano avallata. Quello che è accaduto dopo non era nelle mie previsioni. Mi aspettavo che ci fossero polemiche, anche legittime. Ma non mi aspettavo che le critiche venissero dal partito di cui sono stato fondatore». Ed è proprio contro il Partito democratico che si levano gli strali di Solimano: «Quando mi hanno candidato nelle liste dei Democratici di sinistra, nessuno ha avuto da ridire. Il Pd a quando pare deve recuperare terreno sul tema dei diritti che non vanno solo enunciati ma anche praticati».

Lungo lo sfogo di Solimano contor il partito: «Di fronte alla gravità e pesantezza delle dichiarazioni di Bruzzese (responsabile regionale enti locali del Pd), nonostante la rinnovata fiducia del sindaco e del Pd locale, ho deciso di rinunciare per tutelare il lavoro dell’amministrazione». «Anche perché – ha detto Solimano – rispetto ho verificato che rispetto al mio lavoro di assessore ci sarebbe sempre stato un vulnus».

SOLIMANO: HO PAGATO PER I MIEI ERRORI
Solimano (nella foto) per la prima volta dopo molti anni torna a parlare per la militanza in Prima Linea: «Tanti di voi 37 anni fa non erano nati. Io ho avuto un ruolo marginale in Prima Linea, sono stato condannato e ho pagato. Con la legge dell’86 si prese atto della fine di un’era storica e si cominciò a parlare di riconciliazione. Io già allora misi una distanza incolmabile tra me e la scelta di usare violenza nella politica. Oggi ho bisogno di tutelare la mia vita e la mia famiglia. In questo Paese si tende a cristallizzare la vita delle persone al momento dell’errore. Io riconosco a tutti la possibilità di cambiare, di darsi un’opportunità, di risentirsi parte di una comunità. Sono diventato padre e nonno. Ho riposizionato la mia vita. Non me la sento di dire ai carcerati che incontro ogni giorno come garante: sarai sempre un ex per tutta la vita. L’essermi ritrovato dopo 37 anni in questo tritacarne mi ha fatto pensare che i partiti, la società non sono ancora pronti. Vorrei ricordare a tutti che l’articolo 27 della Costituzione ci spinge a lavorare come comunità perché le pene abbiano un senso. Quello che accade in questi momenti ci ricaccia indietro».

RISPETTO PER LE VITTIME DEL TERRORISMO
Solimano conferma che continuerà a occuparsi dell’Arci e del ruolo di garante dei detenuti «con maggiore energia». «Nutro rispetto – aggiunge – per le associazioni delle vittime del terrorismo: loro hanno il diritto di dire qualunque cosa, ma quello di cui stiamo parlando oggi appartiene a una dimensione tutta politica». Durante la conferenza stampa Cosimi ha detto: «Continuo ad avere la stessa stima e fiducia nei suoi confronti» e ha aggiunto che non ci sono veti «anche se mi rammarico del clima culturale in cui non riconosco il mio modo di stare nella sinistra».

ANCHE L’ARCI SI MUOVE
Intanto il segretario regionale del Pd Andrea Manciulli ha chiamato il presidente regionale dell’Arci e oggi è attesa una telefonata tra il presidente nazionale dell’Arci e Solimano. Marco Solimano è presidente dell’Arci dal 2000 e per dieci anni è stato consigliere comunale prima con i Ds e poi con il Pd. Nel 2010 il sindaco Cosimi lo ha nominato garante dei detenuti. Fu condannato a 19 anni con sentenza definitiva e trascorse in carcere gli anni tra il 1980 e il 1987.

LA VEDOVA DEGLI ANNI DI PIOMBO: SENZA PAROLE
Dopo la notizia che il sindaco Cosimi stava per nominare Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea, al Sociale, si erano infatti scatenate le critiche. A partire da quella di Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi – ucciso nel ’78 da Prima Linea – e presidente dell’associazione «Memoria» che riunisce parenti di vittime del terrorismo: «Sono scelte che lasciano perplessi e senza parole – dice – a parte quelle che usò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioè che ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro». Poi, in nottata, è arrivato anche lo stop del Pd regionale. “Una scelta inopportuna”, ha dichiarato in una intervista esclusiva al Tirreno il respondabile degli enti locali del Pd Toscano, Stefano Bruzzesi

LA TELEFONATA DI BRUZZESI A COSIMI
In tarda serata erano arrivate le telefonate degli esponenti regionali e nazionali del Partito democratico. Che rilevavano la non opportunità di nominare un ex terrorista in giunta, tantomeno durante la campagna elettorale nazionale. «Ho chiesto al sindaco di pensarci bene – ha spiegato al Tirreno il responsabile regionale degli enti locali del Pd Stefano Bruzzesi -. E gli ho detto chiaramente che a me una scelta del genere non sembra opportuna in un momento delicato come quello della campagna elettorale. Dopo il caos che si è scatenato al funerale di Prospero Gallinari, noi cosa facciamo? Nominiamo un ex terrorista condannato a 19 anni di carcere… Mi sembra quantomeno azzardato».

AGENZIA DI STAMPA NAZ ADNKRONOS del 23/1/2013: Livorno, l’ex terrorista di Prima Linea Solimano non sarà assessore comunale

adnkronoslogo

Livorno, l’ex terrorista di Prima Linea Solimano
non sarà assessore comunale

 

Livorno – (Adnkronos) – Il passo indietro dopo le polemiche scatenate dall’annuncio del sindaco Cosimi. A pesare sulla decisione sono state sia le reazioni dei parenti delle vittime, sia le pressioni dei vertici toscani del Pd. Il primo cittadino: ”Era la persona giusta”.

Livorno, 23 gen. (Adnkronos) – Marco Solimano, ex terrorista di Prima Linea condannato a suo tempo a 19 anni di carcere, non sarà assessore alla Casa e alle Politiche sociali del Comune di Livorno. Lo ha annunciato il sindaco Alessandro Cosimi (Pd), in Consiglio comunale, dopo le polemiche scoppiate a seguito del suo annuncio dato nella tarda serata di ieri.

 Stamane il Consiglio comunale avrebbe dovuto iniziare alle 9 ma è iniziato alle 11.30. A pesare sulla decisione di Solimano di fare un passo indietro, sono state sia le reazioni dei parenti delle vittime del terrorismo, sia pressioni dei vertici toscani del Partito democratico.

 Solimano, 60 anni, insieme al fratello Nicola fece parte negli anni ’70 di Prima Linea, la più importante e organizzata struttura terroristica italiana insieme alle Br. A Firenze, il 20 maggio 1978, il suo gruppo organizzò un’evasione di detenuti politici dal carcere delle Murate, durante la quale rimase ucciso Fausto Dionisi, un giovane carabiniere.

 ”Come disse il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime – commenta la vedova Dionisi, Mariella Magi – ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro”.

Per quei fatti Solimano venne condannato, nel 1985, a 22 anni di reclusione, poi ridotti a 19. Si è dissociato dalla lotta armata, da 13 anni è presidente dell’Arci di Livorno, e per dieci anni è stato consigliere comunale prima dei Ds, e poi del Pd.

Il sindaco Alessandro Cosimi lo ha nominato garante dei detenuti del Comune. Secondo quanto appreso, a far ritornare Cosimi sui suoi passi sarebbero stati i vertici toscani e anche nazionali del Pd, che gli avrebbero fatto notare l’inopportunità di nominare assessore un ex terrorista di Prima Linea a un mese dalle elezioni politiche.

Nel rimpasto di giunta (determinato dalle dimissioni dell’assessore al Sociale, Gabriele Cantù e di quello dell’Ambiente e urbanistica, Mauro Grassi) entra quindi solo il nuovo assessore all’Ambiente, Massimo Giulì.

”Pensavo e penso che Marco Solimano, dopo l’uscita dell’assessore dimissionario Cantù, sarebbe stato il miglior assessore al sociale possibile, era la persona giusta”, ha detto in Consiglio comunale il sindaco. ”Sono amico di Marco Solimano e conosco bene il suo percorso – ha aggiunto Cosimi -. Quando ho pensato di nominarlo assessore non l’ho fatto per irriverenza nei confronti della memoria delle vittime del terrorismo, ma perché pensavo e penso che fosse la persona giusta in quel ruolo. Oggi è la pagina più dolororosa della mia amministrazione dal 2009 a oggi”. Comunque, ”Solimano è, e rimarrà, il garante dei detenuti del Comune”, ha sottolineato il primo cittadino.

AGENZIA NAZ DI STAMPA ASCA del 23/1/2013: Livorno: ex Prima Linea Solimano non sara’ assessore in Comune

asca

Livorno: ex Prima Linea Solimano non sara’ assessore in Comune

(ASCA) – Firenze, 23 gen – L’ex esponente di ‘Prima Linea’ Marco Solimano non sara’ assessore del Comune di Livorno. Solimano ha fatto un passo indietro, dopo le polemiche che si sono scatenate sulla sua possibile nomina. ”Pensavo e penso – ha detto in Consiglio comunale il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi (Pd), secondo quanto riportato dall’edizione online de ‘Il Tirreno’ – che Marco Solimano, dopo l’uscita di Cantu’, sarebbe stato il miglior assessore al sociale possibile. Forse qualcuno che sta nei palazzi con prebende importanti pensa che le persone che sono passate anche al vaglio degli elettori non possano ora ricoprire ruoli di giunta”. Solimano e’ stato consigliere comunale a Livorno per dieci anni (Ds e poi Pd) ed e’ il presidente dell’Arci cittadino. ”Abbiamo apprezzato molto il gesto di Solimano che ha rinunciato all’incarico di assessore a Livorno – commentano il segretario del Pd toscano Andrea Manciulli e il responsabile enti locali Stefano Bruzzesi -. Conosciamo il suo impegno sociale nel territorio e lo ringraziamo del suo gesto di oggi, con il quale ha evitato le polemiche che sarebbero sorte, mostrando grande sensibilita’ nei confronti del centrosinistra in un momento politico cosi’ importante”. ”Ho condiviso lo stupore che Mariella Magi Dionisi ha provato di fronte alla notizia della candidatura di Solimano ad assessore del comune di Livorno. La rinuncia di oggi dell’ex terrorista di Prima Linea e’ un fatto positivo”, afferma Riccardo Nencini, segretario nazionale del Psi. afe/sam/ 23 Gennaio 2013 – 13:36

STAMP TOSCANA del 23/1/2013: Livorno, polemiche per eventuale nomina di Solimano

STAMP TOSCANA

Livorno, polemiche per eventuale nomina di Solimano

E’ “senza parole” Mariella Magi Dionisi, vedova dell’agente Fausto Dionisi e presidente dell’associazione ”Memoria” che riunisce i familiari delle Forze dell’Ordine e della Magistratura vittime del terrorismo. La notizia secondo la quale il Sindaco di Livorno Alessandro Cosmi del PD, intende nominare Marco Solimano, ex esponente di Prima Linea, Assessore alla casa e al sociale l’ha sconvolta, anche perché non solo Prima Linea le uccise il marito, l’agente di Polizia Fausto Dionisi, 35 anni fa a Firenze, ma perché la notizia arriva due giorni dopo la commemorazione dell’eccidio svoltasi a Firenze domenica scorsa alla presenza delle massime autorità.

“Sono scelte – dice la Presidente – che lasciano perplessi e senza parole a parte quelle che usò il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i familiari delle vittime e cioè che ‘ci vorrebbe il buongusto, da parte di chi prese le armi, di stare un passo indietro’. Visto che, tra l’altro, hanno avuto molto, tutto, e a differenza di altri hanno soprattutto la vita”.

Solimano a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta, con il fratello Nicola, ha fatto parte di una delle più sanguinarie organizzazioni terroristiche di estrema sinistra. Fra le vittime di Prima Linea i magistrati Emilio Alessandrini e Guido Galli. Al processo di Firenze, che si concluse in appello il primo febbraio 1985, Marco Solimano fu condannato a 22 anni. Non gli venne contestata la partecipazione fisica a fatti di sangue dell’agguato dove morì l’agente Dionisi, ma e il concorso morale e la partecipazione all’organizzazione criminale. Il 1 marzo ’87 il gruppo terroristico fu dichiarato ufficialmente sciolto e si consegnò al Partito Radicale Transnazionale. Solimano, consigliere comunale per 10 anni, da 13 anni Presidente dell’Arci di Livorno, dal 2010 è Garante dei detenuti della città toscana.

Per fortuna a rimettere sul giusto binario la squallida vicenda ci hanno pensato i vertici nazionali del Pd che hanno imposto al Sindaco di fare marcia indietro per non fare danni durante la campagna elettorale.

E’ stato lo stesso Sindaco a dare l’annuncio ufficiale durante il Consiglio Comunale di questa mattina, dopo le polemiche scoppiate a seguito del suo annuncio dato nella tarda serata di ieri. Stamane il Consiglio comunale avrebbe dovuto iniziare alle 9 ma è iniziato alle 11.30.

‘”Marco Solimano rinuncia all’incarico di assessore al sociale per la canea che si è sviluppata sulla sua nomina, che lo riporta indietro di trent’anni”. Così il Sindaco Alessandro Cosimi ad inizio della seduta del Consiglio comunale annunciando il rimpasto di giunta necessario a seguito delle dimissioni dell’assessore al sociale Gabriele Cantù e di quello dell’ambiente e urbanistica Mauro Grassi.

Il Sindaco ha quindi spiegato che questa vicenda “è una ferita personale. Avevo chiesto a Marco di prendersi l’incarico perché penso che sarebbe stato il miglior assessore al sociale in questa situazione di crisi, e questo è un giudizio politico non emotivo. Marco è, e rimarrà, il Garante dei detenuti del comune”.

“Sono amico di Marco Solimano – ha detto fra l’altro Cosimi – e conosco bene il suo percorso. Quando ho pensato di nominarlo assessore non l’ho fatto per irriverenza nei confronti della memoria delle vittime del terrorismo ma perché pensavo e penso che fosse la persona giusta in quel ruolo. Oggi è la pagina più dolorosa della mia amministrazione dal 2009 a oggi”.

Soddisfazione per il ripensamento è stato espresso dal Segretario Regionale del PD, Andrea Manciulli e dal responsabile enti locali del partito, Stefano Bruzzesi: “’Abbiamo apprezzato molto il gesto di Solimano che ha rinunciato all’incarico di assessore a Livorno. Conosciamo il suo impegno sociale nel territorio – dicono Manciulli e Bruzzesi – e lo ringraziamo del suo gesto di oggi, con il quale ha evitato le polemiche che sarebbero sorte, mostrando grande sensibilità nei confronti del centrosinistra in un momento politico così importante”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Segretario Nazionale del PSI Riccardo Nencini: “Ho condiviso lo stupore che Mariella Magi Dionisi ha provato di fronte alla notizia della candidatura di Solimano ad assessore del comune di Livorno. La rinuncia di oggi dell’ex terrorista di Prima Linea e’ un fatto positivo”.

“Solimano – evidenzia Nencini – sposò la lotta armata con convinzione, se ne separò, si è dedicato ad attività sociali attraverso l’associazionismo. Da una parte la ricerca del riscatto, dall’altra il dolore per la perdita di una vita. Io – conclude Nencini – vorrei Mariella in giunta. Un segno di attenzione all’Italia che era dalla parte giusta”.

Infine non manca il commento del Sindacato di Polizia Sap che si affida al suo segretario provinciale di Livorno, Luca Tommasin: “Prendiamo positivamente atto della mancata nomina di Solimano ad assessore. Meglio, a questo punto, chiamare in giunta uno dei tanti operai cassaintegrati delle acciaierie Lucchini, gente che conosce molto bene i problemi del sociale e della casa”.

“La nomina di Solimano – dice Tommasin – che ha fatto parte dell’organizzazione terroristica Prima Linea, avrebbe costituito una assoluta mancanza di rispetto per la memoria dei tanti cittadini onesti, dei tanti lavoratori, dei tanti poliziotti, magistrati, politici, sindacalisti e giornalisti che sono morti negli anni di piombo. Non basta essere onesti in politica – conclude – a mio avviso le storie delle persone e il loro passato non possono essere sottaciuti. Specie se si ricopre un incarico politico o istituzionale”.

Franco Mariani